CHI E’ IL TUTOR DELL’APPRENDIMENTO o HOMEWORK TUTOR?
Il tutor dell’apprendimento è una figura preparata che affianca il bambino/ragazzo durante il momento dei compiti, vissuto molto spesso come altamente stressante sia dai giovani che dai genitori. Egli non sostituisce lo studente nello svolgimento dei compiti, piuttosto struttura un percorso individuale e personalizzato costruito sulle potenzialità ed esigenze del ragazzo.
Il Tutor lavora sul metodo di studio, migliora l’organizzazione del tempo e del materiale, conosce le strategie per migliorare l’apprendimento, la motivazione e l’atteggiamento verso la scuola. Previene così malesseri psicologici associati ad essa (abbandono scolastico, ansia scolastica, ecc), permettendo al bambino/ragazzo di vivere con meno ansie e frustrazioni lo studio.
Questa figura può inoltre diventare un buon punto di riferimento per il bambino e la famiglia.
CHI E’ IL TUTOR DELL’APPRENDIMENTO DSA?
E’ il Tutor con specifiche competenze metodologiche, didattiche e relazionali sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento. Egli accompagna il ragazzo, in modo strutturato e continuativo nel tempo, per permettergli di affrontare in maniera più consapevole e serena l’impegno scolastico.
Il Tutor conosce le strategie migliori (motivazionali, cognitive e pratiche) per supportare chi chiede il suo aiuto.
Nel mio caso, essendo anche psicologa, posso offrire alla famiglia competenze aggiuntive: agisco infatti sul benessere globale del giovane, cerco di migliorare la sua autostima e il suo approccio al percorso scolastico.
Nello specifico, CHE COSA FA IL TUTOR?
Il Tutor crea, con il bambino/ragazzo, un rapporto di fiducia e uno spazio di sostegno ed ascolto non giudicante. Egli lavora per rendere chi ha di fronte più consapevole di sé e dei processi, cognitivi o emotivo-motivazionali, utilizzati per apprendere.
Egli affianca ed aiuta i bambini/ragazzi: nell’acquisizione di un metodo di studio personale ed efficace; nell’accrescimento della loro autonomia, autostima e del senso di autoefficacia; nel potenziamento di alcune funzioni cognitive (come l’attenzione, la metacognizione e la memoria). Sostiene i ragazzi ad estendere ad altri settori di vita i risultati ottenuti in ambito scolastico. In presenza di un DSA permette di conoscere ed utilizzare al meglio gli strumenti compensativi (software specifici, costruzione di mappe concettuali, sintesi vocale, …).
Il Tutor può inoltre essere una figura-chiave di collegamento tra le richieste della famiglia e quelle della scuola.
QUAL E’ LA DIFFERENZA TRA TUTOR DELL’APPRENDIMENTO E INSEGNANTE DI RIPETIZIONI PRIVATE?
Il Tutor non è un insegnante di sostegno, né un semplice aiuto-compiti.
Le ripetizioni hanno spesso il solo obiettivo di rispiegare un argomento poco chiaro ed esercitarsi, in modo da permettere al bambino/ragazzo di recuperare delle insufficienze. In questo caso, quindi, l’attenzione è sul compito/materia e sulla “ripetizione” (appunto) di concetti/regole.
Per comprendere la differenza tra un tutor e chi dà ripetizioni occorre considerare che solo il primo è un professionista con una formazione specifica nell’ambito.
Infatti il TUTOR dell’Apprendimento (specialmente se capace di seguire un ragazzo con un DSA) è competente perché ha studiato e lavorato nel settore, è in grado di potenziare il metodo di studio e conosce gli strumenti dispensativi e compensativi. La sua attenzione è posta sulla PERSONA, sulle sue difficoltà quanto sulle sue capacità.
DOVE LAVORA?
Il Tutor può lavorare sia in ambito scolastico che extra-scolastico.
Personalmente lavoro per lo più a domicilio del bambino/ragazzo che ha necessità. In questo modo intervengo nel suo ambiente di studio, comprendendo in maniera più globale le difficoltà e gli eventuali elementi di confusione/distrazione su cui è necessario agire.
LA MIA ESPERIENZA
Da quasi 3 anni sono Tutor dell’Apprendimento e Tutor D.S.A. In questo anno scolastico ho seguito 7 bambini e ragazzi, dei quali 5 con un D.S.A.. Per lavorare con i bambini, occorre avere una valida e continua formazione, voglia di mettersi in gioco e, credo, una particolare sensibilità.
Essere un tutor non è semplice. Occorre confrontarsi con famiglie e studenti dalle problematiche differenti, lavorare per entrare in sintonia e comprendere le loro esigenze per poi adoperarsi e rispondere ad esse.
A volte si può cadere. Riuscire a rialzarsi è forse la sfida più difficile ma è anche uno degli aspetti più belli di questo lavoro.
Apprezzo la possibilità di godere dei piccoli progressi che bambini e ragazzi riescono a compiere.
In ogni percorso SI CRESCE INSIEME: loro a scuola e nella vita, io personalmente e professionalmente.
Qui, alcuni mesi fa, avevo riportato un’esperienza fatta con un ragazzino con DSA: https://www.psicologasilviamimmotti.it/piccoli-vincitori/
(immagine presa da internet, tutti i diritti sono riservati al suo proprietario)
Dott.ssa Silvia Mimmotti, Psicologa