Ma chissenefrega del Giudizio!
E’ essenziale che ci liberiamo dal continuo timore del giudizio altrui. Come? Applicando il simpatico e funzionale metodo del .. Leggi tutto »
E’ essenziale che ci liberiamo dal continuo timore del giudizio altrui. Come? Applicando il simpatico e funzionale metodo del .. Leggi tutto »
In molti mi avete chiesto qualche suggerimento riguardo a libri e film per poter trattare con i propri figli, bambini e adolescenti, il tema del lutto e della perdita.
Vi inserisco dei riferimenti che spero possano esservi utili.
Per i BAMBINI vi segnalo, fra i tanti, un paio di letture entrambe della Erickson (una casa editrice, una garanzia!).
AIUTARE I BAMBINI AD AFFRONTARE LUTTI E PERDITE (di Margot Sunderland, consigliato per bambini di 4/6 anni) e IO DOPO DI TE (di Alberto Pellai, consigliato per bambini 5/10 anni).
Il primo contiene anche delle attività per .. Leggi tutto »
Tra le domande che i bambini rivolgono agli adulti e che creano maggiore ansia ci sono quelle“Dove si va quando si muore? Cosa succede?”. Questa, come le tante sul sesso, il parto, le mestruazioni ecc, sono domande normalissime, che fanno parte dello sviluppo di un bambino. NON evitarle è la migliore delle soluzioni.
Si sa che più cerchiamo di non rispondere, più i bimbi si impegnano a tormentarci.
La cosa più importante è dare, sin da piccoli, la libertà di POTER PARLARE di queste perdite, dei loro dubbi al riguardo, delle paure e delle fantasie relative .. Leggi tutto »
« Il rapporto di noi professionisti con la morte è un tema, delicato quanto importantissimo, che non tratta purtroppo mai nessuno.
Durante gli anni della mia lunga e approfondita formazione non ho ricevuto mai una formazione al riguardo: non mi hanno preparato né anche “solo” accompagnato (che probabilmente è la cosa più difficile da fare) quando è accaduto ad un mio paziente.
Ho sentito molto la mancanza di uno spazio dedicato alla morte dei paziente; uno spazio che fosse riservato alla parola o anche .. Leggi tutto »
Morire sì ma non essere aggrediti dalla morte, scrive il poeta Cardarelli (1).
Già, perché la morte non è un evento eccezionale o anomalo come la società degli ultimi anni ci vuole far credere. La morte è una cosa NATURALE.
E’ difficile e umano avere paura, sentirsi impotenti, soffrire. Ma è fondamentale farci sentire presenti e vicini dai nostri cari, fino a che ci è possibile.
La malattia e la morte dell’altro ci ricordano che siamo esseri umani non immortali e che le persone a noi care non lo sono altrettanto.
ESSERE PRESENTI è nutrire, accudire, stare assieme, guardarsi in viso, far sentire ancora l’altro parte della comunità umana. Significa inoltre dare dignità alla persona, dando importanza .. Leggi tutto »