Ottobre, per convenzione, è il mese della PREVENZIONE.
Credo fortemente che la “prevenzione delle malattia” sia inscindibile dal “volersi bene”. Se c’è amore si è anche disposti a PRENDERSI CURA DI SE’.
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I TIPI DI PREVENZIONE
In generale, la prevenzione è l’azione diretta a cercare di impedire il verificarsi o il diffondersi di qualcosa di dannoso.
Esistono 3 tipi di prevenzione:
–PRIMARIA, interviene sulle cause e sui comportamenti errati degli individui per ridurre il più possibile i fattori predisponenti (cioè che causano) il possibile sviluppo di una malattia. Ad esempio: le campagne di sensibilizzazione, le pubblicità progresso o i veri e propri interventi sull’ambiente per ridurre le possibili cause di inquinamento.
–SECONDARIA, individua precocemente tutti quei soggetti malati o ad alto rischio, in modo da intervenire tempestivamente per far sì che la malattia non progredisca o non insorga. Essa comprende le indagini epidemiologiche o gli screening per i tumori o le malattie degenerative.
–TERZIARIA, agisce sulle conseguenze di una malattia conclamata in modo da ridurre le eventuali complicazioni. Ad esempio, la dieta per un diabetico oppure gli interventi sulle disabilità funzionali conseguenti ad una patologia.
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PREVENIRE È MOLTO MEGLIO CHE CURARE
Abbiamo due grandi possibilità per prenderci cura di noi e cercare di prevenire alcune problematiche come il tumore al seno:
1) imparare ad osservarci e a cogliere i segnali provenienti dal nostro corpo,
2) fare controlli periodici e sottoporci agli screening
Osservazione e attenzione ai segnali. Imparare a conoscersi è importante per poter notare immediatamente se qualcosa cambia nel proprio corpo e per cogliere tempestivamente i segnali (messaggi) che esso ci invia. Alleniamoci quindi ad osservarci, ascoltarci e ad intervenire quando è necessario.
Controlli periodici e screening. Per controlli periodici intendo: esami del sangue, ecografie, ecc. Per screening intendo non solo i singoli testi ma i percorsi che prevedono sia la ripetizione di esami ad intervalli regolari che tutti i passi successivi ed eventuali, necessari in base all’esito degli esami. In Italia sono attivi programmi di screening a pagamento e gratuiti. Tra questi ultimi, i più comuni sono:
-i test per lo screening del tumore del collo dell’utero (Pap-test, offerto ogni 3 anni, alle donne tra i 25 e i 30 anni e il test per Papilloma virus HPV-DNA test, offerto ogni 5 anni, alle donne tra i 30 e i 64 anni);
-per prevenire il cancro del colon-retto solitamente si ricorre al test del sangue occulto nelle feci, eseguito ogni 2 anni, nelle persone tra i 50 e i 69 anni;
-lo screening per la diagnosi precoce del tumore mammario si rivolge alle donne di età compresa tra i 45/50 anni e i 70 anni e si esegue con una mammografia ogni 2 anni.
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Credo che avere tutte queste possibilità ci renda persone attive nel prenderci cura di noi stesse, aspetto essenziale per il nostro benessere psicofisico.
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Psicologa Silvia Mimmotti