« Perché dovrei andare da uno Psicologo?
E’ un estraneo a cui dovrei raccontare le mie cose,
è un’altra persona che dovrei pagare e poi è importante che risolva da solo
i miei problemi altrimenti la prossima volta che mi si ripresenta la stessa questione,
come faccio ad affrontarla se la soluzione me la trova un altro?! »
VERO: quando vai dallo Psicologo dovresti raccontare aspetti e vicissitudini personali ad una persona estranea e, sì, c’è una parcella da pagare.
FALSO: non è lui a trovare la soluzione alle tue domande o difficoltà ma sarai tu stesso, guidato e sostenuto dal professionista, a cercare strategie – modificare il tuo comportamento – guardare le situazioni da un altro punto di vista e a “districare la tua matassa”.
Altrimenti, appunto, se si dovesse ripresentare il problema, come farai ad affrontarlo?!
Ma chi è lo psicologo? Che cosa fa esattamente?
CHI E’
Lo Psicologo è un professionista in quanto: opportunamente formato e in continua formazione (codice Deontologico), competente, accogliente, non giudicante, attento, capace di empatia – ascolto attivo – giusta distanza, conosce gli strumenti che utilizza (dalle tecniche comunicative e del colloquio, ai test, questionari, ecc).
A supportare quanto detto c’è la Legge.
In quanto professionista della salute, è inserito, a tutti gli effetti, tra le figure sanitarie (proprio come i medici di medicina generale e gli specialisti).
Il 22 Dicembre 2017 il Senato della Repubblica ha convertito in legge il DdL Lorenzin. “All’articolo 1 della legge 18 febbraio 1989, n. 56, viene espresso: «La professione di psicologo di cui alla presente legge è compresa tra le professioni sanitarie».
[Fonte: CNOP, Consiglio Nazionale Ordine degli Psicologi]
CHE COSA FA
Lo Psicologo, in generale, si occupa di BENESSERE PSICOLOGICO e CRESCITA PERSONALE.
Che cos’è il benessere psicologico?
Il benessere è armonia, significa imparare a stare bene con se stessi, ascoltando le necessità e i bisogni del proprio corpo e della propria mente, trovando un equilibrio tra le richieste della vita quotidiana e quelle del mondo interno.
Che cosa significa crescita personale?
La crescita personale rientra nello sviluppo e nella realizzazione di sé. Essa è arricchimento e maturazione delle potenzialità e delle risorse che si possiedono. Puntando su se stessi, non solo si migliora il modo di vivere e la fiducia in sè, ma si accresce: la produttività sul posto di lavoro, la memoria, l’attenzione, la gestione dello stress e dell’ansia, la prestazione sportiva, la salute fisica, la concentrazione, il coordinamento, la creatività, lo studio. Si rallentano, di conseguenza, gli effetti dell’invecchiamento cognitivo.
L’art. 1 della Legge 56/89 tutela e regolamenta questa figura e le sue attività.
La professione di psicologo comprende l’uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito.
[Fonte: Sito dell’Ordine degli Psicologi]
COME LO FA
Lo Psicologo agisce sul benessere psicologico e la crescita personale attraverso il COLLOQUIO, la CONSULENZA e il SOSTEGNO PSICOLOGICO.
Approfondiremo insieme questi due aspetti nei prossimi incontri.
LETTURA DI APPROFONDIMENTO: https://www.psicologasilviamimmotti.it/conosci-la-differenza-tra-psicologo-psicoterapeuta-e-psichiatra/
SFATIAMO ALCUNI PREGIUDIZI
Concludo la presentazione della figura dello Psicologo, affrontando alcuni pregiudizi sui quali credo sia giusto fare chiarezza per “liberarci” da certi timori infondati e dai luoghi comuni che ostacolano la nostra attività ed il vostro accesso ai servizi di psicologia.
- Lo psicologo NON vede e prevede. Lo psicologo non ha la verità in mano, non “vede né tantomeno prevede”, non si sostituisce all’altro nel prendere decisioni e, soprattutto, non dà consigli. Lo scopo di un percorso psicologico è qualcosa di ancora più grande del “dare semplici suggerimenti”. Il professionista accompagna, in maniera non invadente e non giudicante ma competente, la persona che chiede aiuto in modo che possa comprendere da solo i propri bisogni e possa scoprire quali strumenti/risorse possiede per rispondere autonomamente a tali necessità.
BREVE LETTURA DI APPROFONDIMENTO: https://www.psicologasilviamimmotti.it/lo-psicologo-non-ha-la-sfera-di-cristallo/
- Lo psicologo NON specula sul suo lavoro. I percorsi psicologici non sono, per loro natura, lunghi e dispendiosi. La lunghezza varia in base all’entità del problema che si affronta e agli strumenti o alla metodologia che il professionista utilizza. Ricordo inoltre che il percorso psicologico è fatto da due persone: professionista e colui che gli si rivolge. Se quest’ultimo ritiene, ad un certo punto, di non voler più prolungare il lavoro può chiedere di interromperlo.
BREVE LETTURA DI APPROFONDIMENTO: https://www.psicologasilviamimmotti.it/lo-psicologo-non-specula-sul-suo-lavoro/
- Lo psicologo NON manipola la mente. Senza una PARTECIPAZIONE ATTIVA del paziente, lo psicologo può comprendere ben poco! E’ piuttosto il RAPPORTO di condivisione che si instaura tra i due ‘attori’ del colloquio e il lavoro congiunto che permette la comprensione del vissuto dell’altro.
BREVE LETTURA DI APPROFONDIMENTO: https://www.psicologasilviamimmotti.it/lo-psicologo-non-manipola-la-mente/
- Lo psicologo NON analizza tutte le persone con cui parla. Lo psicologo svolge un LAVORO DI COMPRENSIONE, INTERPRETAZIONE e REINTERPRETAZIONE.
BREVE LETTURA DI APPROFONDIMENTO: https://www.psicologasilviamimmotti.it/lo-psicologo-non-analizza-tutte-le-persone-con-cui-parla/
- Parlare con lo psicologo NON è come parlare con un amico. La rete sociale e supportiva di amici e parenti è fondamentale ma a volte non è sufficiente. Il professionista è “quella persona terza ed estranea ai fatti e alle emozioni del paziente” che ha degli STRUMENTI adatti, la FORMAZIONE specifica per trattare un problema e sa dosare la GIUSTA DISTANZA per potervi accompagnare ed aiutarvi.
BREVE LETTURA DI APPROFONDIMENTO: https://www.psicologasilviamimmotti.it/parlare-con-lo-psicologo-non-e-come-parlare-con-il-fruttivendolo/
- Essere psicologi NON significa essere pazzi.
Chi va dallo psicologo NON é pazzo. Uno psicologo è opportunamente formato per svolgere il suo lavoro e ha un supervisore che lo aiuta. Sa inoltre utilizzare e dosare bene: l’EMPATIA e la GIUSTA DISTANZA che evita l’eccessivo ‘contagio emotivo’.
Chi si rivolge allo psicologo non è un pazzo, sta semplicemente affrontando un periodo complicato o ha vissuti personali che non lo aiutano a “vivere/relazionarsi bene” quindi si rivolge ad un professionista INSIEME al quale potrà trovare le giuste risorse per affrontare le difficoltà.
BREVE LETTURA DI APPROFONDIMENTO: https://www.psicologasilviamimmotti.it/essere-psicologi-non-significa-essere-pazzi/
(RINGRAZIO PER L’IMMAGINE GIOVANNA TANTUCCI DI -KEPPU_PETTY-
I DIRITTI SONO RISERVATI ALLA LEGITTIMA PROPRIETARIA)
Silvia Mimmotti, Psicologa
SITOGRAFIA: http://www.psy.it/la-professione-di-psicologo-e-professione-sanitaria.html https://www.sipap.it/legge-5689/ https://www.opl.it