Nel precedente articolo sono state elencate le motivazioni riguardo l’importanza del leggere per noi e per i nostri bambini.
Ma quando è bene iniziare affinché la lettura diventi una passione che si protragga per tutto il resto della vita?
Non ci crederete ma SI PUO’ INIZIARE A LEGGERE GIA’ DAL PANCIONE!
Sì, avete capito bene! Nell’ultimo trimestre di attesa, il bambino impara a distinguere la voce dei propri genitori. Da questo momento i libri possono diventare un importante strumento di relazione tra mamma, papà e bambino.
Regalarvi un momento di quiete in un angolo accogliente della casa con un bell’albo illustrato sarà un dono per voi e per il vostro bebè.
Il bambino alla nascita sarà in grado di riconoscere i versi e i suoni delle parole sentite e lette in età prenatale. Proverà benessere e rassicurazione ascoltando la stessa voce che lo ha accompagnato fin dai primi battiti.
Hai ragione Sara perché, il secondo senso a svilupparsi nel feto, dopo il tatto, è l’udito.
Il sistema uditivo comincia il suo sviluppo intorno alla sesta settimana di gestazione e si completa nel periodo tra la 24a e la 30a. Prima ancora che si formi la parte dell’orecchio che consentirà al nascituro di sentire i suoni (orecchio medio), si sviluppa il sistema vestibolare. Esso è situato più in profondità ed è essenziale per mantenere l’equilibrio.
Il liquido amniotico della sacca membranosa che protegge il feto, crea intorno a lui un ambiente ovattato che inevitabilmente attutisce i suoni.
Tra questi, quello preferito dal bambino è proprio la voce della mamma. Il battito cardiaco del genitore, il suo respiro, i rumorini che arrivano dal suo stomaco accompagneranno il piccolo per tutta la vita prenatale, fino alla nascita.
Alcune ricerche hanno dimostrato che il feto intorno alla 28a settimana reagisce ai rumori improvvisi e intensi, come ad una musica dolce. È bene evitare di esporlo a stimoli sonori troppo forti in modo da non disturbarlo.
Il rischio non risiede tanto nel rovinare l’udito quanto nel provocargli un’inutile accelerazione dei battiti cardiaci e dei movimenti. Una musica melodiosa invece lo rilassa.
Quindi, dal momento che abbiamo detto che dalla 28a-30a settimana il feto comincia a percepire i suoni, è importante cominciare a parlargli. In questo modo gli si trasmettono conforto, cura, vicinanza, affetto e gli si dà la possibilità di iniziare a memorizzare certi toni.
Cosa leggere al pancione?
Principalmente filastrocche e canzoncine le quali saranno quelle che potrete ripetere nei primi mesi di vita.
Consigli di lettura:
–Canti dell’attesa, Giarratana S., Possentini S.M.L., Il leone verde
–Filastrocche appena nate, Bonariva S., La meridiana
–Gocce di voce, di Carminati C., Bordiglioni S., Formentini P., et al., Fatatrac
–Ma che musica …in dolce attesa, Apostoli A. e Orlandini M., Curci (con CD)
Cosa leggere alla nascita?
Per continuare il bel lavoro iniziato con il pancione, è bene proseguire la lettura ad alta voce con il vostro neonato.
Inizialmente vi potrebbe sembrare superfluo leggere perché potreste pensare: “tanto non capisce”. In realtà, come abbiamo visto nel precedente articolo, gli studi dimostrano che i bambini, a cui si legge molto ad alta voce, hanno molte meno difficoltà nell’esprimersi. Non di meno, il momento della lettura diventa un rito intimo per condividere emozioni che aiutano a crescere grandi e piccini.
Trovate un momento della giornata in cui il bambino è tranquillo e durante il quale possiate concedervi del tempo solo per lui. Iniziate a narrare e cantare brevi filastrocche o storie dal ritmo sereno. Vedrete che, man mano che passa il tempo, la sua attenzione aumenterà sempre di più.
Silvia che ci puoi raccontare della relazione che si crea tra mamma e figlio nei primi giorni e mesi di vita?
Alla nascita il bambino è estremamente vulnerabile. Per questo, attraverso la RELAZIONE DIADICA con la figura di accudimento principale (di solito rappresentata dalla madre), riesce a crescere in maniera più armonica. La diade è il contesto relazionale privilegiato e protetto all’interno del quale il bambino è continuamente e gradualmente raggiunto da stimoli filtrati dalla madre. Con lei costruisce una SINCRONIA AFFETTIVA e SENSORIALE attraverso le interazioni faccia a faccia, il gioco interattivo, gli sguardi e le vocalizzazioni.
Tra i due componenti della diade si crea un processo di continuo scambio reciproco e di “regolazione dello stato emotivo” (come lo nomina Bowlby).
Il costante rapporto di scambio e sincronia fa sì che il bambino, quando vive frustrazioni, fallimenti ed emozioni negative, possa ricorrere alla madre per consolarsi e per recuperare benessere emotivo (quello che gli autori nominano come il “rifornimento emotivo” e la “riparazione interattiva”).
«Se trova il giusto sostegno materno e l’accoglimento, egli imparerà ad «interiorizzare rappresentazioni di una madre “sufficientemente buona”, responsiva, attenta, sensibile e base sicura» (Winnicott e Bowlby).
Lo sviluppo per Bowlby avviene entro una cornice costituita dalla relazione di attaccamento con la figura di accudimento primaria che fornisce al bambino la “base sicura” dalla quale allontanarsi per esplorare con fiducia l’ambiente e alla quale tornare ogni volta che ne senta il bisogno.
Ogni bambino stabilisce una specifica relazione di attaccamento in base alla disponibilità o meno del familiare. Questa specifica relazione incide sull’immagine di sé, di sé-con l’altro e sulla creazione di modelli operativi interni (rappresentazioni mentali attraverso cui il bambino comincia ad organizzare la propria esperienza emotiva e relazionale in base al legame con la figura di attaccamento).
Dopo la nascita potrete usare i libri sopraelencati e aggiungerne altri da cui estrapolare brevi filastrocche, canzoncine e ninnananne che vi aiuteranno molto anche nei momenti più critici, come il cambio del pannolino. “Mamma cannibale“, ad esempio, è perfetto per questo!
In molti dei libri che vi indico troverete anche un CD allegato dal quale potrete prendere spunto per le vostre speciali melodie. E se state pensando “io sono stonat@“ o “ma io non so leggere bene” sappiate che la vostra voce è quella più melodiosa che il cucciolo di uomo che avete tra le braccia abbia mai ascoltato.
Consigli di lettura:
–Mamma cannibale, Cella L., Nord-sud
–Mamme in sol, Borgarello F. e Anagram R., Franco Cosimo Panini (con CD)
–Cikibom, Chiucolo A., De Gasperi P., Ielmini M., Sinnos (con CD)
–La pappina sul comò, Tre lune
–Mammalingua. Ventuno filastrocche per neonati e per la voce delle mamme, Tognolini B., Valenitni P., Il castoro
Questa è una semplice bibliografia da cui attingere fino al 6° mese dopo la nascita. Non esitate però a chiedere consiglio alle biblioteche ed alle librerie di riferimento nella vostra città. Personale competente sarà in grado di darvi degli ottimi consigli, ne sono certa!
In molte biblioteche potrete trovare uno spazio dedicato ai più piccoli e chiedere delle loro iniziative “NATI PER LEGGERE” che vi sapranno accompagnare nel mondo magico delle letture ad alta voce. “Nati per Leggere” è un progetto nazionale, nato dalla collaborazione tra pediatri e bibliotecari al fine di favorire la lettura tra i bambini da 0 a 6 anni. E’ appoggiato dall’Associazione Culturale Pediatri (ACP), dall’Associazione Italiana Biblioteche (AIB) e dal Centro per la Salute del Bambino (CSB). Nato nel 1999, oggi si sviluppa capillarmente in tutta Italia, anche grazie a moltissimi lettori volontari. Organizza inoltre diverse iniziative, varie da regione a regione.
Nei prossimi articoli saranno trattate le fasi di sviluppo della lettura dai 6 mesi ai 3 anni e non mancheranno altri consigli bibliografici.
Se avete dubbi, osservazioni, racconti di libri che avete letto ai vostri bebè saremo ben liete di ascoltarvi.
Dott.ssa Silvia Mimmotti e Sara Agostinelli
BIBLIOGRAFIA e SITOGRAFIA: Beebe B., Lachmann F. M. (1998). Co-constructing inner and relational processes: Self- and mutual regulation in infant research and adult treatment. Psychoanalytic Psychology, 15(4), 480-516. Bretherton I., (1985). Attachment Theory: Retrospect and Prospect. Monographs of the Society for Research in Child Development, Vol. 50, No. 1/2, Growing Points of Attachment Theory and Research (1985), pp. 3-35. Holmes J., Holmes J., (2014). John Bowlby and Attachment Theory. doi.org/10.4324/9781315879772. Jusczyk PW., (2010). How infants begin to extract wor- ds from speech. Trends Cogn Sci 1999;3:323-8. Kraus N, Chandrasekaran B. Music training for the development of auditory skills. Nat Rev Neuro- sci 2010;11:599-605. Saccuman M.C.,Spada D., Perani D., (2011). Musica e cervello nei primi giorni di vita Attivazione specifica per la percezione della musica nei neonati. Quaderni acp 2011; 18(1): 2-5. Winnicott D.W., (2005). La famiglia e lo sviluppo dell’individuo. Armando Editore. http://www.natiperleggere.it/