DEFINIZIONE
Le tecniche di memorizzazione (o mnemotecniche) sono uno strumento di studio che, se utilizzato al meglio, può rendere “il fissaggio delle informazioni in memoria” più veloce e duraturo.
Prima di esporre le varie tecniche, voglio ricordare che esse, da sole, non sono ‘miracolose’.
E’ necessario esercitarle, non ci si può aspettare che alla prima applicazione diano il risultato sperato.
Altra cosa importante: senza un metodo di studio efficace e una giusta concentrazione, le tecniche di memorizzazione da sole non sono sufficienti.
Riporto qui le 4 principali tecniche di memorizzazione, ossia le più conosciute ed applicate.
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TECNICA DEL POMODORO
Tale tecnica prende il nome dal timer da cucina a forma di pomodoro che, Francesco Cirillo, sviluppatore di software ed imprenditore di origini italiane, negli anni ‘80 ha utilizzato per organizzare le ore di studio.
Come funziona? Si divide la giornata di studio in brevi intervalli (ad es, di 25 minuti) alla fine dei quali, si fa un break di 5/10 min massimo.
Ogni 4 giri di timer, godersi una pausa più lunga (15-30 minuti).
-I 25 minuti sono il lasso di tempo ideale per molti per mantenere la concentrazione
-I 5/10 min sono altrettanto fondamentali perché permettono al cervello di elaborare e sedimentare ciò che ha appena imparato.
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TECNICA DEI LOCI
La Tecnica dei Loci o Palazzo della memoria è una tecnica mnemonica che ha origini antiche (risale al periodo dei greci e romani).
“Loci” sta per “Luoghi”.
Qui, infatti, gli elementi da ricordare vengono associati a specifici luoghi fisici.
La prima cosa da fare per applicare questa tecnica è: pensare ad un luogo o ad un itinerario che si riesce a VISUALIZZARE BENE nella propria testa (quindi che si conosca bene).
Una volta individuato il percorso familiare ed i punti di riferimento contenuti in esso, procedere ASSOCIANDO ciascuna INFORMAZIONE da ricordare AI LUOGHI del percorso.
Meglio sarebbe se le informazioni venissero trasformate in “parole chiave”.
Dopo aver fatto le associazioni, posizionarsi MENTALMENTE nella prima tappa del percorso ideato ed associare, ad ogni tappa del percorso, le informazioni o le parole chiave.
Procedere in questo modo per tutte le tappe.
Quando si dovrà ripetere il capitolo/l’argomento, basterà ripercorrere mentalmente tutte le tappe del percorso scelto, rievocando i concetti associati ad ogni luogo.
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IMAGINES AGENTES
Questa mnemotecnica utilizza le “parole chiave” e sfrutta la capacità dell’essere umano di ricordare meglio le informazioni se sono trasformate in immagini o storie oppure se sono collegate ad eventi paradossali o ad emozioni.
In questo caso le parole o i concetti vengono associati a delle “scenette” (non troppo lunghe!), in modo da creare un personale cortometraggio.
Viene così sfruttata soprattutto la propria emotività; infatti, perché la tecnica funzioni, le immagini collegate alle parole-chiave dovranno essere per il soggetto rilevanti a livello emotivo.
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TECNICA DELLE PAROLE VELCRO O PIOLO
Il velcro o piolo, in questo caso, va inteso come “l’aggancio” a cui aggrappare delle informazioni da memorizzare.
Il piolo deve essere un qualcosa di semplice che difficilmente si potrebbe dimenticare (es: le iniziali del nostro nome o 1,2,3,4..).
Una volta scelto il piolo, collegare a ciascuno una parte del concetto.
Tale mnemotecnica è molto utile per costruire ed organizzare un discorso.