Rispetto alla Salute Mentale ho imparato che:
– LA SALUTE MENTALE RIGUARDA TUTTI istituzioni, professionisti, servizi, comunità, ogni singolo individuo
– LA SALUTE MENTALE È UN BENE PREZIOSO, è tuo diritto ma anche un tuo dovere
– LA PERSONA VIENE PRIMA ED È PIÙ IMPORTANTE della sofferenza o della malattia
– SOFFRIRE NON SIGNIFICA RICERCARE ATTENZIONI
– PRENDERSI CURA DI SÉ NON SIGNIFICA ESSERE EGOISTI
– CHI VA DALLO PSICOLOGO NON È PAZZO O DEBOLE ma si dona tempo e benessere
– CHIEDERE AIUTO NON È UNA VERGOGNA ma è un atto di amore vs se stessi
– SI PUÒ LAVORARE E MIGLIORARE O CURARE la sofferenza e la malattia mentale.
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Le parole possono essere cura o veleno.
Non possiamo far finta di non sapere che ci sono frasi, ripetute e diffuse a livello sociale e culturale, che costruiscono finestre e ponti oppure muri e violenza.
La scelta e l’utilizzo delle parole, o il silenzio rispetto al tema, alimentano il pregiudizio attorno alla salute mentale.
Ormai su questa pagina lo avrete letto spesso ma lo ribadisco in occasione di questa giornata: è il linguaggio a plasmare la realtà e, ogni volta che parliamo di Salute Mentale e sofferenza psichica, dovremmo chiederci se e in che misura stiamo contribuendo a mantenere il pregiudizio che le riguarda o i luoghi comuni, le inesattezze, le accuse nei confronti di coloro che soffrono.
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Dobbiamo lavorare per restituire la giusta dignità alla Salute Mentale.
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Come fare?
INFORMARSI e informarsi BENE.
Ma anche PARLARE BENE.
Perché spesso è proprio la mancanza di conoscenza (o la conoscenza distorta) ad alimentare il timore verso qualcosa e qualcuno e, tutto questo, può distorcere o peggiorare la realtà.
E’ ora di sovvertire l’immaginario comune che rappresenta chi soffre di un disagio o disturbo mentale come “pazzo”, “pericoloso”, “diverso”, “abusante di psicofarmaci e sostanze” e che quindi va etichettato, allontanato e nascosto.
Ahimè, la narrativa filmica e di alcuni notiziari è ancora questa…….
Queste immagini e parole rimangono impresse nella mente, creano confusione e alimentano i preconcetti.
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Ricordiamoci che parliamo di PERSONE prima ancora che di salute o malattia.
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Psicologa Silvia Mimmotti