“Mi hanno detto che non potrò più avere figli… Ora chi lo dice a mia moglie?!”
La prima volta che sentii questa frase, ero nel reparto di oncoematologia dell’ospedale Bufalini di Cesena. A pronunciarla era un ragazzo che, da un anno, frequentava il reparto per un tumore genitale.
La cosa che mi colpì maggiormente fu che mi aveva sempre detto che, la sua coppia, non voleva avere figli.
Perché allora quella frase?
Mi tornò in mente un dialogo che avevo sentito in un film: «Non si sa quello che si possiede finché non si ha più».
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INFERTILITA’ E CANCRO
La possibile infertilità conseguente ai trattamenti antitumorali o al tumore stesso è un problema che non può essere tralasciato soprattutto perché, circa il 3% dei tumori maligni è diagnosticato in pazienti sotto i 40 anni.
E’ un DIRITTO, di tutti i/le pazienti con diagnosi di tumore in età riproduttiva, essere adeguatamente informati/e del rischio di riduzione/perdita della fertilità in un percorso oncologico.
E’ bene informare anche delle strategie oggi disponibili per ridurre tale rischio.
Andiamo a vedere nel dettaglio.
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INFERTILITA’ ONCOLOGICA
Secondo l’OMS l’infertilità è una patologia caratterizzata da assenza di concepimento dopo 12/24 mesi di regolari rapporti sessuali non protetti.
L’infertilità oncologica è iatrogena ossia dovuta al cancro o conseguente ai trattamenti terapici.
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UOMINI E DONNE
Spesso, erroneamente, si pensa che l’infertilità sia un problema che riguarda solo la donna. Ma, come per quella naturale, anche quella iatrogena può essere sia femminile che maschile.
– L’infertilità oncologica femminile può essere data da: qualsiasi trattamento che riduca il numero dei follicoli, che colpisca l’equilibrio ormonale o che interferisca con il funzionamento delle ovaie, delle tube, dell’utero o della cervice, dai cambiamenti anatomici o di vascolarizzazione a carico delle strutture genitali (per chirurgia e/o radioterapia).
– L’infertilità oncologica maschile può essere conseguente: alla sede della malattia (neoplasie del testicolo, prostatiche, leucemia, linfoma di Hodgkin), al danno anatomico, all’insufficienza ormonale, all’esaurimento delle cellule staminali germinali.
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COME PRESERVARE LA FERTILITA’
Nella donna tramite:
- Trasposizione ovarica (ooforopessi)
- Crioconservazione di tessuto ovarico
- Crioconservazione ovocitaria
- Crioconservazione dell’embrione
- Tecniche di PMA dopo trattamento di neoplasia maligna
- LHRH analoghi in concomitanza a chemioterapia
Nell’uomo con:
- Crioconservazione del seme
- Protezione gonadica con trattamenti ormonali
- Crioconservazione di tessuto testicolare nei pre-puberi
Tengo a precisare che ogni possibilità varia da persona a persona e va discussa con la propria équipe medica. Queste qui riportate sono solo informazioni generali.
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E’ IMPORTANTE ESSERE INFORMATI
Studi recenti indicano che il tema della fertilità non sempre viene trattato in maniera adeguata, privando così molti della possibilità di conoscere o accedere a metodiche/procedure efficaci (dato in miglioramento).
Inoltre molti pazienti preferiscono non affrontare l’argomento con il personale sanitario. Spetta quindi a quest’ultimo creare le condizioni adatte per farlo. Meglio se la presa in carico viene fatta da un’equipe multidisciplinare (medico oncologo, ginecologo, terapista, psicologo, ostetrica, urologo, infermiere ..) che diventi di riferimento per il paziente.
I pazienti più giovani (adolescenza-40 anni) e, tra questi, soprattutto i maschi, sembrano essere tra quelli che in un percorso oncologico tendono ad ignorare o rimandare il discorso sulla propria salute riproduttiva.
Non parlare della fertilità può comportare conseguenze: emotive (affrontano all’ultimo momento o sovrastimano il problema); fisiche (ignorano segnali corporei); sessuali (rapporti non protetti o evitamento dei rapporti).
La letteratura ci dice che esistono elementi che aiutano il clinico a creare un buon dialogo su questo tema, ossia: l’interesse scientifico o il sesso (femminile > maschile) del medico, la consuetudine ad operare all’interno di equipes multidiciplinari, la richiesta diretta dei pazienti.
Mentre, i fattori in grado di influenzare il livello di comunicazione sono: la prognosi del paziente stesso, il sesso, lo stato genitoriale, lo stato civile, l’età e lo stato puberale, le possibilità economiche, l’eventuale omosessualità o l’infezione da HIV.
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DEVI SAPERE CHE..
Scontrarsi con l’infertilità significa dover rinunciare a ciò che si era immaginato per il proprio futuro.
Nonostante si sappia di non essere gli unici, la sensazione può essere comunque di solitudine.
Non è semplice familiarizzare con le parole nuove, magari mai sentite prima.
E’ normale avere paura, sentirsi confusi e frastornati.
Proprio per tutti questi motivi è di fondamentale importanza non chiudersi nel proprio isolamento ma cercare un CONFRONTO.
Siamo spaventati soprattutto da ciò che non conosciamo quindi poniamo tutte le domande che ci vengono in mente.
E’ un DIRITTO e qualcosa che può fare la differenza perché può aiutare ad affrontare con maggiore serenità tutte le decisioni da prendere.
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IL TUO BENESSERE E’ IMPORTANTE
Essere informatǝ anche sul tema della fertilità è sinonimo di benessere e cura a 360°.
Se senti il bisogno di confrontarti con un professionista, contattami.
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Psicologa Silvia Mimmotti, Consulente di Psiconcologia
Informazioni raccolte con il contributo di Alice Mormino, Psicologa specializzata in Endometriosi e Infertilità
Bibliografia: -Chemotherapy risks to fertility of childhood cancer survivors, The Lancet Oncology -Conservative treatment of ovarian cancer. Safety, ovarian function preservation, reproductive ability, and emotional attitude of the patients in Saudi Arabia. Sait KH et al. Saudi Med J. 2011 Sep;32(9):913–8. -Discussing fertility preservation at the time of cancer diagnosis: dissatisfaction of young females. Yeomanson DJ, Morgan S, Pacey AA. Pediatr Blood Cancer. 2013 Dec;60(12):1996–2000. -Fertility Counseling in BRCA1/2-Mutated Women with Breast Cancer and Healthy Individuals. Joanna Kufel-Grabowska, Amira Podolak, Daniel Maliszewski, Mikołaj Bartoszkiewicz, Rodryg Ramlau and Krzysztof Lukaszuk. Clin. Med. 2022, 11, 3996. -Fertility preservation in patients with BRCA mutations or Lynch syndrome. Giacomo Corrado, Claudia Marchetti, Rita Trozzi, Giovanni Scambia, Anna Fagotti. Int J Gynecol Cancer 2021;31:332–338. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33649002/ -Infertility, infertility treatment, and achievement of pregnancy in female survivors of childhood cancer: a report from the Childhood Cancer Survivor Study cohort. Barton SE, Najita JS, Ginsburg ES, Leisenring WM, Stovall M, Weathers RE, et al. Lancet Oncol. 2013 Aug;14(9):873–81. -Linee Guida AIOM. Preservazione della fertilità nei pazienti oncologici, 2020. -Physicians’ knowledge, attitude, and behavior regarding fertility issues for young breast cancer patients: a national survey for breast care specialists. Shimizu C, Bando H, Kato T, Mizota Y, Yamamoto S, Fujiwara Y. Breast Cancer Tokyo Jpn. 2013 Jul;20(3):230–40. -Physicians’ undecided attitudes toward posthumous reproduction: fertility preservation in cancer patients with a poor prognosis. Quinn GP, Knapp CA, Malo TL, McIntyre J, Jacobsen PB, Vadaparampil ST. J Support Oncol. 2012 Aug;10(4):160–5. -Pregnancy after chemotherapy in male and female survivors of childhood cancer treated between 1970 and 1999: a report from the Childhood Cancer Survivor Study cohort, The Lancet Oncology -Sex differences in fertility-related information received by young adult cancer survivors. Armuand GM, Rodriguez-Wallberg KA, Wettergren L, Ahlgren J, Enblad G, Höglund M, et al. J Clin Oncol Off J Am Soc Clin Oncol. 2012 Jun 10;30(17):2147–53.
Sitografia:
www.aimac.it
www.airc.it
www.fondazioneveronesi.it