Il Natale non è sempre e per tutti sinonimo di “lucine colorate e felicità a tutti i costi”, come vogliono far credere la pubblicità e i tanti messaggi che ci si scambia in questi giorni.
Per alcuni, proprio questo periodo, è piuttosto legato ad uno stato di malessere generale.
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Il CHRISTMAS BLUES (o Depressione Natalizia) è un disturbo caratterizzato da: tristezza profonda o umore depresso, malinconia, ansia, irritabilità, affaticamento e mal di testa, calo della libido, crisi di pianto e pensieri negativi, disturbi del sonno.
Tali sintomi tendono a comparire in concomitanza con le festività, durano alcuni giorni o settimane, e solitamente scompaiono al termine delle stesse.
Il Christmas Blues è una patologia molto più diffusa di quanto pensiamo e, quest’anno purtroppo, si rischia di sperimentarla ancora di più.
L’inasprimento delle restrizioni, seppur importanti per cercare di limitare la diffusione del virus in un periodo che normalmente è caratterizzato da maggiori contatti, altererà il vissuto delle feste.
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CONCOMITANZA DI ALTRI FATTORI
Altri fattori contribuiscono, in questo 2020 in particolare, ad innescare il Christmas Blues:
– i cambiamenti stagionali che influenzano ulteriormente l’umore, la produzione della serotonina (ormone del buonumore), la memoria, l’attivazione, l’apprendimento, la sessualità e il ritmo sonno veglia;
– il generale clima di euforia ‘esterno’ che può non corrispondere o addirittura stridere con quello emotivo personale, facendo sentire la persona ancora più “fuori posto”;
– la presenza di tensioni e conflitti all’interno delle mura domestiche o l’isolamento sociale;
– il dover fare i conti con il fatto che qualcuno non ci sia più a causa del Covid, di lutti, separazioni o divorzi, allontanamenti forzati.
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ALCUNI CONSIGLI
– Ascoltarsi e rispettare i propri bisogni e le proprie emozioni;
– Non forzarsi e darsi tempo per capire che cosa sta succedendo;
– Ricordarsi che non è una vergogna non conformarsi alle “classiche manifestazioni di gioia”, anche a Natale;
– Non fare bilanci ma vivere e gestire, giorno dopo giorno, il presente;
– Sentire e riflettere sul proprio disagio senza sottovalutarlo;
– Chiedere aiuto ad uno specialista per potersi liberare o per ridimensionare certi stati d’animo opprimenti e angoscianti.
Psicologa Silvia Mimmotti