COME SI POSSONO GESTIRE I CAPRICCI?
Non è facile gestire i capricci dei bambini perché non è semplice comprenderli e, spesso, creano imbarazzo e frustrazione se fatti pubblicamente.
A livello sociale, si teme sempre di essere giudicati come genitori sulla base dei comportamenti non controllati dei figli.
La visione dei capricci potrebbe essere ridimensionata se si cominciasse ad inquadrarli in una dimensione di normalità. In questo modo, si riuscirebbe ad osservarli meglio, gestirli e limitarli in maniera costruttiva per bambini e genitori.
Quando invece si cede al capriccio si reagisce con ansia e rabbia, si tende ad abituare i figli ad utilizzare tale comportamento come “forma di ricatto” per ottenere quello che desidera, senza peraltro aiutarli a gestire le loro emozioni.
Un VADEMECUM di semplici consigli per rispondere ai capricci:
-essere paziente
–non urlare, utilizzare piuttosto un tono pacato, rispettoso e autorevole
–non dare troppo spazio al capriccio
-ricordarsi di osservare per capire e distinguere la motivazione, futile o profonda, dello stesso (fare attenzione anche alle cause esterne al nucleo familiare che potrebbero aver innervosito il bambino)
-essere più comprensivi se il capriccio è dovuto a paura, stress, fame o sonno
–non assecondare i capricci e non cedere ai ricatti che si nascondono in essi (soprattutto nel caso di cibo o giocattoli)
-ricorrere all’utilizzo di patti nel caso in caso di richieste materiali
-limitare il capriccio fatto in pubblico cercando di ignorarlo
-non esagerare con le regole e le limitazioni, come anche con le punizioni. E’ meglio impiegare il tempo per dare spiegazioni e fornire l’esempio. Il bambino impara con gradualità che esistono aspetti sui quali non si può scendere a compromessi (ad esempio nell’utilizzo del seggiolino in auto)
–attirare l’attenzione del bambino su qualcosa di diverso da ciò che lo infastidisce se si nota per tempo che si sta caricando di rabbia o sta per scoppiare in un capriccio
-dare la preferenza al premio/valorizzazione del comportamento corretto (senza esagerare!) piuttosto che alla punizione di quello sbagliato
-stabilire una routine può aiutare: il bambino accetta più facilmente le attività programmate
–permettere al bambino di scegliere. Piuttosto che dargli una imposizione, sarebbe meglio permettergli di prendere da solo delle semplici decisioni, ovviamente aiutandolo con la proposta di due sole opzioni.