LA MIA ESPERIENZA SUL TERRITORIO
>> Un sostegno, il confronto utile per noi insegnanti, un IMPICCIONE, uno che si occupa di psicopatologia, un SUCCHIASOLDI, uno che ti aiuta a risolvere i dubbi, colui che MI HA DATO UNA SECONDA VITA, uno che ti trova le soluzioni, una FIGURA e STRUMENTO CHIAVE, uno che aiuta i bambini, chi ti trova delle nuove opportunità, uno che interviene quando ce n’è bisogno, un amico, un RISOLUTORE, una persona estranea, la POSSIBILITA’ DI CAMBIAMENTO, uno che mi dà una mano quando sto male, uno STRIZZACERVELLI, un professionista, un lavoro, un servizio, quello DEI MATTI, uno di cui per fortuna non ho avuto ancora bisogno, un EDUCATORE, una RISORSA, quello che vorrei essere da grande, l’ASSISTENTE SOCIALE, uno che interviene quando si ha un problema, colui che lavora con il disagio, l’ASCOLTO, è Freud!, un collaboratore, l’ACCOGLIENZA, un cialtrone, colui che guida, quello che PORTA VIA I BAMBINI DALLE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’, quello che lavora in azienda, un medico, chi mi potrebbe dare una mano per crescere i figli, un valido ACCOMPAGNAMENTO, lo psicologo della mia scuola, … <<
Ecco cosa ho raccolto in questi giorni di servizio per strada sulla “Figura dello Psicologo” e la definizione -in breve- che le persone danno della nostra professione. Grazie all’evento PSICOLOGI IN ZONA (https://www.opl.it/…/12-04-2018-Psicologi-in-Zona-100-volte…) che si sta tenendo qui a Milano ho avuto modo di raccogliere le opinioni di adolescenti, giovani adulti, adulti e anziani, studenti e di ogni altra professione, che si sono avvicinati al gazebo OPL (Ordine degli Psicologi della Lombardia) o che noi psicologi abbiamo raggiunto alle fermate degli autobus, all’uscita delle metro, al parco o davanti le scuole.
Quelle scritte in maiuscolo sono le definizioni che mi hanno maggiormente colpita, in positivo o in negativo.
Fra tutte le definizioni riportate sopra mi preme sottolineare qualche concetto.
Per favore, NON credete e non andate in giro a dire che lo Psicologo E’:
l’assistente sociale né l’educatore (abbiamo una formazione e delle competenze assai differenti, offriamo servizi completamente diversi anche se possono essere rivolti alle stesse persone!!!)
l’amico perché il ruolo svolto dall’amico e quello svolto dallo psicologo è e deve essere differente. Il sostegno di cui sono capaci queste due figure è diverso !!!!!
“quello dei matti” né “lo strizzacervelli” perché chi va dallo psicologo non è un pazzo ma ha SEMPLICEMENTE SCELTO DI VOLERSI BENE e di lasciarsi aiutare nella scoperta personale di soluzioni e risorse che possiede ma che ha difficoltà ad utilizzare in situazioni di particolare disagio !!!!!
porta via i bambini alle famiglie in difficoltà ma anzi affianca e cerca di comprendere le capacità affettive e genitoriali di alcune coppie per il bene del minore. Fa’ di tutto affinché al piccolo non manchino le principali figure di accudimento !!!!!
il “risolutore” perché non possediamo ‘la verità in pugno’ anche perché non ne esiste una unica e valida per tutti. Accompagniamo e affianchiamo piuttosto la persona a trovare la propria strada !!!!!!
Freud, non riducete tutta la psicologia alla psicoanalisi né tutti gli psicologi a Freud. Sarebbe come accomunare un solo cane a tutta la Carica dei 101 !!!!!!
un “succhiasoldi”, mi dispiace se avete avuto un’esperienza negativa con uno psicologo che non vi ha permesso alcun percorso ma piuttosto si è limitato a farvi sprecare soldi. La psicologia non è questo. Date ad un altro professionista e a voi stessi un’altra possibilità !!!!!!
In generale e con piacere abbiamo potuto notare che le persone sono più disponibili al dialogo e interessate alle tematiche psicologiche. Coloro che hanno o hanno avuto occasione di relazionarsi con uno psicologo, hanno potuto apprezzare (nella quasi totalità) il suo lavoro e il sostegno che è capace di fornire.
PER ME è stata un’occasione per:
scendere in strada ed andare incontro alle persone,
comprendere immediatamente i bisogni delle persone per poter così calibrare meglio le risposte ed offerte che da professionista posso fornire,
puntare a migliorare quindi la qualità, nel mio piccolo, del lavoro,
conoscere altri colleghi,
sfatare qualche ‘mito’ e pregiudizio che minacciano la nostra professione ancora nel 2018 !