L’amore e il rispetto dell’altro passano anche dalle parole.
Eppure ancora, spesso, si sentono frasi giudicanti o pronunciate con superficialità che feriscono.
Riflettiamo insieme su alcune comuni in estate.
.
1) MA NON TI ANNOI A FARE NIENTE?!
Oziare, di tanto in tanto, è bello ed importante eppure abbiamo perso l’abitudine a farlo. Nella nostra cultura iperattiva, “il dolce fare niente” viene vissuto come pigrizia, perdita di tempo e addirittura fallimento. Il nostro cervello, come dimostrato dalle neuroscienze, ha necessità di momenti di inattività, anche frequenti, per poter funzionare bene. Uno stato cronico d’impegno, al contrario, lo danneggia e può compromettere la salute generale dell’individuo.
Spesso lamentiamo fatica fisica e mentale che è il risultato dell’accumulo di impegni, pensieri, emozioni, ecc. Per contrastare lo stress e i ritmi quotidiani è essenziale prendersi del tempo per rallentare, “decomprimere” e riposare, abbandonando impegni e orologio. Si deve quindi lasciar agire la default mode network, una rete neurale che si attiva solo nei momenti di quiete del cervello. L’attivazione di questo network è stata scoperta tramite ricerche fatte su campioni di soggetti costretti a rimanere fermi in posizione di riposo e sottoposti a TAC, PET e RMN.
Il tempo del riposo non è tempo sprecato ma guadagnato (cfr Raichle 2010 e Smart 2014).
L’ozio permette infatti di: abbassare le tensioni e i dolori fisici, il livello di cortisolo (ormone stress) nel sangue e la pressione sanguigna, migliorare la concentrazione e il tono dell’umore, collegare meglio e sedimentare gli apprendimenti e i ricordi, regolarizzare il sonno e le funzioni ormonali, apprezzare ciò che viviamo ogni giorno, essere più creativi introspettivi e appagati.
.
2) IN L’ESTATE SOSPENDO LA TERAPIA PSICOLOGICA
La Salute, mentale e fisica, non va in vacanza quindi dovremmo prendercene cura sempre.
Interrompere bruscamente un percorso, solo perchè cambia stagione, può essere controproducente o rendere più faticosa la ripresa. Inoltre, non rimandiamo ogni impegno -compreso un percorso di benessere- a settembre/ottobre altrimenti poi rischieremmo di vivere quel periodo con eccessivo stress.
.
3) RIDONO TUTTI QUINDI STANNO BENE
Ne avevo già parlato in una riflessione della rubrica “il peso delle parole”: non lasciamoci ingannare da ciò che le persone vogliono far vedere e cerchiamo di non giudicare la vita degli altri da un sorriso mostrato, una foto smagliante, un tiktok frivolo. Il sorriso può essere anche sincero ma non mostra sempre tutto il vissuto di una persona.
Clicca qui per recuperare la riflessione de #ilpesodelleparole: https://www.psicologasilviamimmotti.it/sorridi-sempre-quindi-stai-bene/
.
4) SEI BIANCƏ, MA NON VAI AL MARE?!
Nel corso della storia i canoni estetici sono cambiati molto, pensiamo ad esempio come nella società industriale la carnagione chiara era sinonimo di bellezza e differenziava le persone della borghesia da quelle appartenenti al ceto medio e popolare.
Oggi, non tutti amano “friggere” al sole per ore nè sono interessati ad abbronzarsi. Non dimentichiamo poi che per alcune persone come per certe culture avere la pelle non abbronzata è tutt’ora sinonimo di purezza ed eleganza.
Da un punto di vista psicologico bisogna tenere in considerazione che non a tutti piace mettersi in costume ed esporsi allo sguardo degli altri. Alcune persone potrebbero avere vissuti (più o meno superati) di malattia (es tumori, patologie reumatiche, eritemi) e terapici per cui non possono esporsi al sole o vivono il sole e il caldo in maniera traumatica.
.
5) L’ESTATE PIACE A TUTTI
Questo è un assolutismo bello e buono ma senza basi effettive. L’estate, come ogni altra stagione, porta con sè aspetti peculiari che non tutti apprezzano. Inoltre alcune persone possono trovarsi in difficoltà a gestire il tanto tempo libero che hanno a disposizione e la mancanza dei punti fermi che le routines creano.
Si può soffrire anche di Summertime Sadness (Mal d’Estate). Questo malessere rientra tra i SAD (Disturbi Affettivi Stagionali) ed è causato dalla pericolosa combo: modificazioni climatiche, aumento delle ore di luce, ansie e angosce legate ai cambiamenti dei ritmi di vita, alle pressioni sociali e alle condizioni economiche. In estate, per i motivi detti, possono anche riacutizzarsi dei sintomi di precedenti malesseri (fisici o psichici).
.
6) PENSA A DIVERTIRTI CHE POI ARRIVA L’INVERNO
Sarebbe come affermare che, 9 mesi all’anno, non ci si possa divertire! Ogni stagione permette attività differenti ed è bene trovare per ciascuna l’occasione e la modalità migliore per fare cose piacevoli.
Non dimentichiamo poi che, come detto al punto 5, non a tutti piace l’estate e, non piacendo, non è sinonimo di divertimento.
.
7) NON PUÒ METTERTI ANSIA ANDARE IN VACANZA!
Organizzare e partire per le vacanze può essere fonte di stress, preoccupazione e ansia per diversi motivi: limitazioni fisiche, economiche, personali o emotive; difficoltà ad uscire dalla propria routine e dalla zona di comfort; ansia da prestazione (per la novità) o da confronto (“l’altro ha fatto una vacanza più bella della mia”). Ognuno poi ha propri vissuti che possono ostacolare la partenza (es una precedente vacanza andata male).
.
8) IN ESTATE È FACILE RILASSARSI
Per i motivi riportati sopra (torna al punto 5) non è sempre semplice farlo. Tantomeno è automatico se non ci alleniamo, alle giuste pause e a rilassarci, di tanto in tanto durante tutto l’anno.
Va poi tenuto conto che anche durante i mesi estivi può capitare di vivere un momento difficile (malattia, separazione, perdita lavoro, lutto, ecc) per cui non è facile riuscire a rilassarsi.
.
Ti vengono in mente altre frasi che, in estate, senti più di frequente e che ti fanno saltare i nervi?
Concludo dicendo che è importante RISPETTARE OGNI VISSUTO, al di là del sorriso: tutti hanno diritto di vivere l’estate come meglio desiderano o come possono.
.
.
Psicologa Silvia Mimmotti
_
Bibliografia:
In pausa. Come l'ossessione per il fare sta distruggendo le nostre menti. Andrew Smart, 2014
Andreas Horn, Dirk Ostwald, Marco Reisert e Felix Blankenburg, The structural-functional connectome and the default mode network of the human brain, in NeuroImage, vol. 102, 2013, pp. 142-151, DOI:10.1016/j.neuroimage.2013.09.069, PMID 24099851.
Marcus Raichle, The Brain's Dark Energy, in Scientific American, vol. 302, n. 3, marzo 2010, pp. 44-49, DOI:10.1038/scientificamerican0310-44.
M. E. Raichle, A. M. MacLeod, A. Z. Snyder, W. J. Powers, D. A. Gusnard e G. L. Shulman, Inaugural Article: A default mode of brain function, in Proceedings of the National Academy of Sciences, vol. 98, n. 2, 2001, pp. 676-82, DOI:10.1073/pnas.98.2.676, PMC 14647, PMID 11209064.