Gli adulti, genitori..nonni..fratelli/sorelle maggiori..insegnanti..baby sitter, sono la prima “scuola” per bambini e adolescenti.
I più piccoli osservano e imitano le figure di riferimento.
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Più che le parole però, sono le azioni ad essere d’impatto per i minori che tendono ad imitarle e ripeterle. Ecco perché bisogna fare sempre attenzione all’ESEMPIO che stiamo dando loro.
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A questo proposito, in Psicologia, si parla di MODELING (Albert Bandura). Con tale termine si intende la modalità di apprendimento basata sull’osservazione di un modello di riferimento, con conseguente riproduzione del suo comportamento.
E si è visto che: maggiore è l’identificazione che l’osservatore percepisce con il suo modello, maggiore e migliore è la capacità di riprodurne le azioni.
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Ripetendo i gesti e le parole di un adulto di riferimento, il bambino si sta riconoscendo come parte dello stesso gruppo a cui appartiene il genitore. Il modeling infatti è anche un modo per esprimere il senso di appartenenza.
In adolescenza è altrettanto visibile tale “modellamento” quando, in un gruppo di pari, i ragazzi tendono a conformarsi al linguaggio e ai gesti utilizzati.
I bambini e gli adolescenti costruiscono la loro personalità, il carattere, le convinzioni, imparano a regolare le loro emozioni e strutturano l’autostima prendendo spunto dai nostri comportamenti e dalle nostre parole, che diventano nutrimento quotidiano per la loro mente.
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Ecco perché è importante dare loro il MIGLIOR esempio possibile.
Ciò non significa che non si possa mai sbagliare.
Ma che, se ci si rende conto di aver commesso un errore, lo si ammette e si cerca di affrontare con positività e in maniera costruttiva le difficoltà che ne possono conseguire.
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Psicologa Silvia Mimmotti