La condizione di quarantena può farci sentire impotenti, bloccati, soli, stressati, impauriti e arrabbiati.
Mi ha colpito un messaggio di una cara amica: “In questo periodo ho paura. Alterno momenti di agitazione ad altri di impotenza, non riesco a fare niente. Non mi era mai successo e questa cosa mi spiazza!”.
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La pandemia da coronavirus, con tutte le sue conseguenze, è vissuta da ognuno di noi in maniera molto personale. Questa varietà di reazioni alle situazioni stressanti prende il nome di STRATEGIE DI COPING. Coping, da “to cope”, significa “fronteggiare/combattere”; esso permette ai processi cognitivi di attribuire significato a quanto sta accadendo, consente di gestire le emozioni di una situazione stressante e di adottare comportamenti adeguati. A volte capita di mettere in atto comportamenti inefficaci (magari anche inconsapevolmente) che perpetuano lo stress.
Il coping dipende dalle esperienze vissute, dalla nostra personalità, dal bagaglio culturale e dal carattere di ciascuno.
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PAURA e IMPOTENZA, ora, sono normali.
Pensateci: questa che stiamo vivendo è un’esperienza completamente nuova. Il nostro cervello non ha immagazzinato niente di simile in passato, quindi non ha ricordi a cui attingere per orientarsi e dai quali prendere strategie sperimentate come efficaci. Ha bisogno di tempo per adattarsi e trovare un nuovo equilibrio.
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È IMPORTANTE DARE VOCE ALLE EMOZIONI
È importante essere sinceri con se stessi, pendere atto della propria paura e capire che è una reazione normale in questo momento. Prenderne atto significa comprenderla, cercare di gestirla e non diffonderla. Se si è in contatto con persone fragili (anziani, malati, bambini) è giusto essere sinceri e non cercare di nascondere le proprie emozioni ma ovviamente si deve cercare di non esagerare.
Il senso di impotenza, che a sua volta può provocare frustrazione e rabbia, va ascoltato altrettanto. Possiamo utilizzare questa emozione per imparare a “stare nell’incertezza”, affrontare il ‘senso di vuoto’ che la accompagna e non farci risucchiare esso.
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SUGGERIMENTI PRATICI
Per contrastare e gestire la paura e l’angoscia di non poter fare nulla, possiamo:
– strutturare una routine (non eccessiva ma ‘comoda’ dentro la quale assestarci e d utile per tenerci adeguatamente impegnati)
– tenere a mente che possiamo sempre fare qualcosa (fare semplicemente la nostra parte, con responsabilità, è già buona cosa)
– pensare a come possiamo essere di aiuto a qualcuno (consideriamo che l’isolamento è fisico e non affettivo o psicologico)
– ricordarci una grande capacità tipica dell’uomo: la RESILIENZA. Siamo capaci di imparare anche dalle esperienze negative/difficili. La resilienza è la capacità dell’individuo di fronteggiare una situazione stressante ricostruendo un equilibrio psicofisico, spesso migliorato da quanto si è imparato dall’esperienza vissuta.
– Se le emozioni negative diventano invece diffuse e limitanti, sappiamo che chiedere aiuto è la più grande possibilità che possiamo darci.
Silvia Mimmotti, Psicologa