Autostima e crescita personale

S-valutarsi significa valutarsi in negativo, sotto-stimarsi.
Avere stima di se stessi non significa “credersi chissà chi” ma significa avere una considerazione di sé POSITIVA ed EQUILIBRATA. 

Riporto le definizioni che possiamo trovare in letteratura del termine AUTOSTIMA.

“E’ l’insieme dei giudizi valutativi che l’individuo dà di se stesso”
(Battistelli, 1994)
ma anche
“Il risultato scaturente dal confronto tra i successi che l’individuo
realmente ottiene e le aspettative in merito ad essi”
(W. James)
e
“Il prodotto che nasce dalle interazioni con gli altri,
che si forma nel corso della vita come una valutazione
riflessa di ciò che le altre persone pensano di noi”
(Cooley e Mead)

Quindi, possiamo dedurre che ognuno valuta se stesso sulla base di FATTORI INDIVIDUALI (autosservazione e percezione di sè) ma anche grazie al CONFRONTO CON GLI ALTRI (ossia in base a ciò che gli altri ci rimandano).

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I 3 CAPISALDI DELLA VALUTAZIONE PERSONALE

La valutazione di sé stessi poggia su 3 concetti fondamentali:
1) i 3 Sè (Sè Reale, Sè ideale, Sè Percepito di W. James)
2) il confronto sociale 
3) il locus of control 

Andiamo a vederne uno ad uno. 

1) Un buon giudizio di se stessi, solitamente, è dato dal migliore EQUILIBRIO possibile tra i 3 Sè:
-il Sè reale  = come si è
-il Sè ideale  = come si vorrebbe essere
-il Sè percepito  = la considerazione che un individuo elabora su di sé in base alle caratteristiche che dal suo punto di vista sono presenti o assenti all’interno della sua vita.
Maggiore è la differenza tra ciò che si è e ciò che si vorrebbe essere, minore sarà la stima di noi stessi. Il Sè ideale ha un valore positivo quando viene vissuto come spinta alla crescita; ha significato negativo quando lo si vive come una meta irraggiungibile. 

2) Stessa cosa vale per il CONFRONTO SOCIALE che può spingere al miglioramento o creare insoddisfazione in base al peso che diamo al giudizio degli altri nel valutare noi stessi.

3) Il LOCUS OF CONTROL corrisponde al modo di giudicare la causa, di un successo o di un fallimento, come interna o esterna a noi stessi. Anche qui sarebbe necessario trovare un equilibrio.
Mi spiego.
Se i meriti o le colpe di tutto ciò che ci succede fosse degli altri/degli eventi/della sfortuna ……… da noi non dipenderebbe nulla quindi non ci sentiremmo in grado di intervenire in alcun modo. 

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A questi 3 aspetti vanno sempre aggiunti: le DISTORSIONI COGNITIVE (che spesso intervengono, anche inconsciamente, sul giudizio che abbiamo di noi stessi o degli altri) e il SENSO DI AUTOEFFICACIA. 

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COME MIGLIORARE QUINDI LA VALUTAZIONE DI SE’?

AUMENTANDO LA FIDUCIA IN SE STESSI!

Come?

  1. Facendo nuove esperienze
  2. Aumentando la preparazione
  3. Non sminuendosi
  4. Confrontandosi con gli altri
  5. Mettendo dei limiti e dando un valore a se stessi

(Faccio riferimento al grafico e all’approfondimento fatti nel post precedente. Clicca qui https://www.psicologasilviamimmotti.it/svalutazione-e-pensieri-negativi/ per recuperarlo)

Dott.ssa Silvia Mimmotti, Psicologa