Dobbiamo imparare dai bambini.
Amano senza dubitare.
Abbracciano senza avvisare.
Ridono senza pensarci.
Scrivono cose colorate sulle pareti.
Credono ad almeno 10 sogni impossibili.
Non arrivano al cassetto più alto, ma toccano il cielo con la punta delle dita.
{ Fabrizio Caramagna }
Nel 1954 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite raccomandò a tutti i Paesi di istituire la Giornata Universale del Bambino. La data scelta fu quella del 20 novembre, il giorno in cui l’Assemblea adottò la Dichiarazione dei diritti del fanciullo (nel 1959) e la Convenzione sui diritti del fanciullo (30 anni dopo).
La Convenzione è il trattato, riconosciuto a livello mondiale, che stabilisce i diritti dei bambini (i più importanti: alla vita, alla salute, all’istruzione e al gioco, alla famiglia, alla protezione dalla violenza, alla non discriminazione e all’ascolto della loro opinione).
Nonostante questi diritti che li tutelano, l’UNICEF riporta dati vergognosi e preoccupanti sul numero di bambini che, ogni anno, sono vittime di violenze. Sfruttamento, abusi, vendita, punizioni fisiche e psicologiche, reclutamento nelle forze armate, pratiche tradizionali dannose (come la mutilazione genitale), …condizionano pesantemente lo sviluppo, la dignità e l’integrità fisica e psicologica dei più piccoli.
Fate leggere gli articoli nelle scuole, nelle parrocchie, nei centri di aggregazione giovanile, in famiglia. Destate in loro la giusta curiosità sull’argomento, permettete quindi di iniziare a riflettere su tali principi. Sono loro -gli adulti del domani- che, se si saranno sentiti tutelati e rispettati, lo faranno a loro volta.
Nel sito unicef.it potete trovare il libricino scaricabile che spiega, in maniera semplice e piacevole, i diritti dei bambini.
https://www.unicef.it/doc/2035/pubblicazioni/i-diritti-dei-bambini-in-parole-semplici.htm