“Non valgo nulla!”
è la frase con cui, la persona che seguo, conclude l’incontro.
Questo è un PENSIERO NEGATIVO ma NOI, per fortuna, NON SIAMO I NOSTRI PENSIERI NEGATIVI.
Eppure, quante volte ho sentito pronunciare tale frase in seduta!
Alzi la mano chi si è trovato, almeno una volta nella vita, a ripetersi questo antipatico mantra.
Ogni volta che pronunciamo queste parole, diamo una brutta botta alla nostra autostima … la mente si oscura … l’umore si spegne … la bocca si storce in una smorfia di disappunto.
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CHE COSA PUOI FARE DI FRONTE AD UN PENSIERO NEGATIVO
1 Sii consapevole e osserva i tuoi pensieri
Prendere consapevolezza dei propri pensieri è il primo passo.
Imparare ad osservarli, il secondo. E’ importante imparare a seguirli mentre passano nella nostra mente finché non si allontanano.
2 Accetta i tuoi pensieri
Che siano positivi o negativi, è importante che si impari ad accettarli. Combatterli, nasconderli, evitarli non li farà scomparire ma, anzi, ne aumenterà la loro “produzione” e forza.
“Accettarli” non significa “assecondarli”. Riconoscerli per non sentirsi più in colpa o provare rabbia per averli.
3. Discrimina i tuoi pensieri
Cioè impara a distinguere quelli positivi da quelli negativi e quelli negativi da quelli dolorosi, ossessivi, frequenti, disturbanti. In base a questo, potrai lavorare su di essi in maniera differente.
4. Sostituisci i tuoi pensieri con altri funzionali
Lavora e modifica i tuoi pensieri negativi con altri più efficaci, utili ed aderenti alla realtà (spesso i pensieri negativi sono influenzati da distorsioni di pensiero, anche inconsapevoli, o valutazioni errate di situazioni e persone).
Per questo aspetto soprattutto può essere fondamentale l’aiuto dello psicologo.
Mettersi di fronte allo specchio e ripetersi continuamente frasi di buoni propositi, serve a ben poco per convincersi e “ribaltare” un pensiero negativo.
Che cosa fare quindi per non credere a frasi tipo “Non valgo nulla”?
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COME RI-VALUTARSI
Ho elaborato, con l’aiuto di una persona che seguo in consulenza, un grafico che potrebbe essere un buon aiuto visivo per comprendere su quali aspetti è necessario lavorare per non svalutare se stessi.
Ricordiamoci che, spesso, è utile rivolgersi ad uno psicologo per raggiungere l’obiettivo finale.
1 Buttati che … è morbido!
Fare sempre le stesse cose, con le stesse persone o evitare di vivere certe esperienze non dà stimoli e non permette il confronto con qualcosa di “diverso dal solito”. Rimanere perennemente fermi nella propria zona di comfort o farsi sopraffare dalla paura di fallire, significa rischiare di bloccarsi.
Buttati nella mischia, magari ti sorprenderai scoprendo che “non è poi così male”.
2 Rafforza la tua preparazione
Se padroneggi le tue conoscenze, sei meno insicuro e aumenti le competenze, ossia le cose che sai fare e nelle quali sei a tuo agio. Quindi investi in corsi, approfondimenti, letture, confronti, discussioni.
Sii curioso ed “affamato”!
3 Fai la revisione
Come per l’auto, ogni tanto è necessario fare la revisione di se stessi e valutarsi, anzi.. ri-valutarsi!
Sottostimarsi è un attimo. Basta chiedere alle persone quali sono i loro pregi e difetti e stai certo che si dilungheranno a spiegare i secondi.
Ogni tanto fa bene sopravvalutarsi e non sminuirsi. Punta sempre in alto, al massimo atterrerai su una stella (diceva una mia docente all’università).
4 Confrontati con gli altri
Quale miglior modo per crescere se non confrontandosi con chi ti circonda? Che siano amici, parenti o, meglio, esperti di un settore è importante non rinunciare ad esprimere il proprio punto di vista e far sentire la propria voce. Dal confronto nascono sempre idee migliori.
5 Sii disponibile q.b.
Spesso chi si sottovaluta è anche troppo disponibile con gli altri. Metti dei paletti. Il “quanto basta” può essere “la dose” giusta con cui proporti. Fai in modo che gli altri comprendano che la tua disponibilità/sensibilità ha un certo valore.
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CONCLUSIONE
Ognuno di noi porta con sé fragilità e “difetti”, ma anche risorse e “punti di forza”. Concedersi il tempo per lavorare sui primi, prendendo consapevolezza e accettandoli, può servire per imparare ad apprezzarsi maggiormente e a migliorarsi.
Per ciò che riguarda l’opinione e la valutazione di se stessi, è importante sapersi apprezzare. Se non siamo noi a darci per primi un VALORE non possiamo pretendere che gli altri facciano altrettanto. Migliorare la propria autostima è sicuramente un ottimo punto di partenza.
Dott.ssa Silvia Mimmotti, Psicologa