LOST
DI CHE COSA SI TRATTA
Torniamo indietro di qualche anno e parliamo di un’altra serie tv di altrettanto impatto mediatico e forse la prima ad aver creato così tanto movimento tra i suoi fan: Lost. E’ stata creata da J. J. Abrams, Damon Lindelof e Jeffrey Lieber e prodotta da ABC, tra il 2004 e il 2010.
Lost è ormai parte della cultura popolare occidentale: sia perché riporta diversi richiami storici, mitologici, religiosi, scientifici, filosofici, ecc sia perché viene spesso citata in altri film, nei fumetti e persino nei videogiochi.
RIASSUNTO
Il 22 settembre 2004 l’aereo di linea 815 della compagnia australiana Oceanic Airlines in volo da Sydney a Los Angeles, precipita su un’isola che sembra disabitata. I 48 sopravvissuti si accampano sulla spiaggia in attesa dei soccorsi. Il tempo passa e, ben presto, vengono a sapere che il loro aereo è uscito dalla rotta prevista di circa mille miglia quindi sembra impossibile che riescano a ritrovarli. L’isola, già misteriosa, diventa piano piano teatro di una serie di eventi apparentemente inspiegabili. Parallelamente alle amicizie, agli amori e alle tensioni che si creano tra i vari superstiti, acquistano importanza le storie personali di alcuni di loro. Ognuno sembra nascondere molti segreti; sarà proprio l’isola a costringerli a confrontarsi con essi.
CURIOSITÀ
-Lost è considerata da molti la miglior serie televisiva di tutti i tempi, con un’audience di più di 16 milioni di telespettatori per ciascun episodio della prima stagione.
-Molto apprezzato dalla critica, ha vinto un Golden Globe (2006) e 3 Emmy Award (2005, 2007, 2009).
-Il titolo della serie doveva essere NOWHERE, ispirandosi al film Cast Away.
-Come ambientazione vennero scelte le Hawaii, in particolare tutte le riprese sono state girate sull’isola di Oahu.
-Non potendo ricostruire un aereo sul set del primo episodio, per questioni di tempo, si preferí utilizzare un aereo vero che venne appositamente distrutto.
LOST E LA PSICOLOGIA
L’ISOLA. L’isola di Lost non è solamente l’ambientazione ma è essa stessa chiave della storia che viene narrata e protagonista della serie. Essa può essere tante cose: è oggettivamente un’isola nell’Oceano Pacifico (nella storia si dice però anche che si sposta continuamente) ma è anche un luogo misterioso e magico (sembra) dove avvengono cose strane. E’ anche, come dice Jacob, “il tappo che impedisce al Male di diffondersi in tutto il mondo”.
L’isola, per i suoi ospiti, è il teatro nel quale possono rivivere ed affrontare il loro passato con le sue paure. L’Isola sa puntare sulle debolezze di ogni personaggio per farlo reagire e crescere in senso psicologico.
L’Isola sembra conoscere quali elementi utilizzare per scuotere la personalità di ogni personaggio e ciascuna sfida che propone è coerente con il percorso di vita dei protagonisti.
TANTI PERSONAGGI. Sono tanti i personaggi in questa serie tv: 14 quelli principali, ognuno con caratteristiche molto differenti sia per nazionalità, cultura, background, modo di pensare, ecc. Ciascuno subisce un’evoluzione psicologica molto profonda, partendo tutti da un passato misterioso e complicato. Entriamo a conoscenza del loro passato attraversi i numerosissimi flashback. Questi ultimi ci permettono di conoscere i protagonisti in una veste quasi opposta rispetto a quella che hanno sull’isola. Nel passato, i nostri personaggi hanno tutti storie tragiche o fallimentari che, grazie allo schianto dell’aereo Oceanic 815, potranno riscattare. Riscatto che richiede sempre un prezzo molto alto.
EFFETTO ZEIGARNIK. E’ la tendenza a ricordare meglio i compiti non portati a termine rispetto a quelli portati a compimento. Questo accade perché i compiti “sospesi” tendono a mantenere attivi i circuiti nervosi implicati. Non riuscire a terminare un compito fa insorgere un bisogno e la “sospensione di un bisogno” tende a spingere ad esso fino al suo soddisfacimento.
E proprio su questo meccanismo si basa Lost (e molte altre serie a venire).
L’effetto Zeigarnik nelle serie è introdotto anche tramite la tecnica del cliffhanger (di cui abbiamo parlato negli approfondimenti precedenti). Con il cliffhanger si sospende la narrazione e Lost li utilizza sistematicamente in modo da lasciare lo spettatore in sospeso.
LO SPETTATORE E’ UNO DEI PERSONAGGI. Lo spettatore in Lost è parte attiva della serie ed è chiamato ad esplorare, insieme ai protagonisti, l’intero mondo dell’isola. È chiamato a porre attenzione ad ogni minimo dettaglio, ad interpretare comportamenti e parole visti o sentite per risolvere i vari enigmi disseminati durante la narrazione.
Dalla curiosità, alle interpretazioni, ai dubbi, fino alle ulteriori domande è il pubblico stesso che costruisce il senso dell’intera serie.
Sui blog, nei forum e sui social ma anche al bar, le persone si incontrano per esprimere le proprie opinioni, dare un senso, analizzare e fare collegamenti.
In tutto questo movimento di pubblico e di interesse risiede la forza della serie tv in questione ed è stata molto più forte rispetto a quanto successo recentemente con Games of Thrones.
NUMERI
Nel 2004, quando andò in onda la puntata pilota, nessun altro episodio era costato così tanto. La prima puntata è costata circa 13 milioni di dollari ed è stata vista da più di 118 milioni di spettatori.
REEBOT?
Lost, la serie tanto amata, potrebbe presto essere riproposta. Uno dei creatori e sceneggiatori, Damon Lindelof, si è mostrato entusiasta dell’idea di utilizzare l’ambientazione e i misteri dell’isola, ripartendo da 0 con un nuovo cast e nuove storie.
Sarebbe interessante ma non so se noi fan riusciremmo ad apprezzare il cambio del cast….
Dott.ssa Silvia Mimmotti, Psicologa
NOTE:
Effetto Zeigarnik: elaborato dalla psicologa sovietica Bluma Zeigarnik nella seconda metà degli anni Venti, ha un ruolo chiave nello studio dei processi di apprendimento e trattenimento delle informazioni.
Reebot: che può essere tradotto come "riedizione" o "nuova versione") è il termine inglese che nel contesto della fiction indica l'abbandono della continuity in una serie per ricreare dall'inizio i personaggi e la sequenza della storia, con la totale o parziale riscrittura degli eventi avvenuti nella saga originaria.