Il Pianto lava e alleggerisce l’anima
Il sapone è per il corpo quello che le lacrime sono per l’anima.
(Proverbio yiddish)
Il pianto ha un valore terapeutico, sia psicologico che fisico: da una parte allenta le tensioni e lo stress causati dalle emozioni forti (sia negative che positive), dall’altra elimina le tossine accumulate dallo stress stesso, rallenta la respirazione, abbassa la tensione arteriosa, rilassa i muscoli e ha un potere quasi analgesico.
Le nostre lacrime 😢😭contengono corticotropina e prolattina che sono ormoni che aumentano ed entrano in circolo proprio in stati di ansia e stress. Liberandocene, miglioriamo inevitabilmente il benessere generale del nostro organismo.
Piangendo, evitiamo anche che i cattivi pensieri o le emozioni di rabbia/dispiacere/dolore/paura/angoscia si incrostino nella nostra testa e nel nostro corpo. Permette inoltre di trasformare tali sentimenti in qualcosa di più facile da gestire. Attraverso le lacrime si sciolgono quindi i nodi che bloccano le emozioni e lentamente si riprende il contatto con la propria interiorità. Così facendo, evitiamo alcuni problemi come l’ulcera, il mal di testa, la gastrite, la colite fino ad arrivare a disturbi più gravi come l’ansia patologica o la depressione.
Psichiatri e i neurobiologi sono concordi nel dire che: il pianto, sia che si sfoghi da soli o di fronte a qualcuno che sappia accoglierlo, dev’essere VERO – PROFONDO – CATARTICO e LIBERATORIO perchè solo un’emozione espressa fino in fondo si può ritenere davvero superata. Se ci tratteniamo troppo, per vergogna – pudore – controllo – paura di essere giudicati “persone deboli e fragili” dalla società, significa che ci stiamo eccessivamente controllando e tale attenzione genera in noi ulteriore tensione e stress.
Inoltre, le ricerche dimostrano che le persone che riescono ad esprimere tranquillamente la tristezza, stanno mentalmente molto meglio di coloro che la sopprimono perchè:
💧non hanno paura delle loro emozioni (nei limiti della decenza, mostrare in pubblico ciò che si prova è normalissimo e non deve destare senso di colpa o imbarazzo);
💧sono consapevoli del valore catartico e lenitivo delle lacrime (esse “levano” e “lavano” i pesi dall’anima);
💧sanno che, oltre ad essere una forma di ‘pulizia’ il pianto è anche TERAPIA (infatti si liberano endorfine che sono sostanze prodotte dall’ipofisi -ghiandola del cervello- e hanno un potere antidolorifico. Inoltre si abbassa il livello di manganese che, se presente in maniera eccessiva, può essere un problema per il cervello dal momento che accelera gli impulsi elettrici neuronali e, di conseguenza, l’attività cognitiva);
💧non si lasciano influenzare dagli schemi sociali (è tipico della nostra cultura pensare che la donna che piange è troppo fragile e ha bisogno di attenzioni eccessive mentre l’uomo che si lascia andare al pianto ci rimette in virilità ed immagine di sé);
💧sono di esempio nell’incoraggiare gli altri a non fuggire dai propri sentimenti e ad avvicinarsi piuttosto al dolore. Infatti è proprio permettendosi di avvicinarsi ad esso che si inizia ad affrontarlo davvero!